da EcoinformazioniÝÝ
del 24.10.2003
Acqua come bene essenziale, come fonte di vita, come diritto umano. Acqua per la
Pace. Questi gli argomenti trattati ieri seraÝ
nellíassemblea Acqua un diritto per tutti organizzata da Coop Lombardia e dal Circolo Legambiente Merone.
Emilio
Molinari, vicepresidente del comitato italiano per il Contratto mondiale
dellíacqua, Fulvio Bella, direttore dei servizi soci Coop Lombardia e Roberto
Fumagalli di Legambiente di Merone, ieri sera hanno tenuto uníassemblea
pubblica allíinterno del salone convegno di Cantù, riguardante le Risorse
idriche in Italia e nel mondo.
Fulvio
Bella presentando le nuove proposte dellíìazienda ha affermato che la Coop è
una grande impresa che contiene nel proprio dna interessi a carattere sociale.
Dopo la campagna Salva un bambino, questa volta Coop si è impegnata ad
aiutare i popoli del sud del mondo con uníiniziativa di solidarietà, Acqua
per la Pace, con líobiettivo di portare acqua potabile nelle scuole e nelle
comunità che ne hanno immediato bisogno. Un ulteriore pericolo minaccia oggi la
Pace. Líultimo vertice sulla Terra di Johannesburg è stato incentrato infatti
sul problema dellíapprovvigionamento idrico, partendo dalla necessità di
riaffermare diritti elementari che sembrano essere stati dimenticati. Líacqua è
un bene comune, a nessuno può essere consentito di usarla come strumento di
oppressione, di esclusione e di ricatto per lo sviluppo delle comunità e delle
economie. ÝAcqua per la Pace è
condotta in collaborazione con organizzazioni non governative senza fini di
lucro, allo scopo di realizzare progetti in Angola, Burkina Faso, Palestina,
Sierra Leone, Congo, Etiopia, Tanzania, Burkina, Eritrea Camerun e Uganda.
´Abbiamo sviluppato una grande campagna sullíacqua, basandoci su tre tematiche
ó ha continuato Fulvio Bella ó a livello internazionale, nazionale e di
educazione al consumo. Per questo abbiamo redatto il manifesto dei soci Coop
per líacquaª.
Sulla stessa linea ha proseguito Fumagalli: ´Pensare globalmente
e agire localmenteª. Su questo metodo di pensiero si è posto il suo
discorso, partendo dalle guerre in Bolivia per il gas e per líacqua, passando
per líUnione Europea che ha chiesto la privatizzazione dellíoro blu anche nei
Paesi del terzo mondo, allíItalia e la legge Galli del í94, alla Lombardia con
legge n. 21 del 1998 che è ìpiù liberista del reî, a Como, dove la legge non
è ancora stata messa in atto grazie allíazione di alcuni sindaci che si
oppongono con forza alla sua attuazione,Ý
fino ad arrivare a Cantù, dove si è appena avuto il passaggio dalla
Canturina Servizi alla Acsm, Spa quotata in borsa. ´Quello che noi non vogliamo
è che líacqua segua lo stesso percorso del gas ó ha concluso Fumagalli ó il gas
non è fondamentale per la vita ma líacqua sì. Provate a immaginare che potere
avranno in mano le multinazionali quando potranno gestire uno dei beni più
preziosi per la vita di ogni essere umanoª.
Problema non indifferente
purtroppo, dato che líacqua sta diventando una grave incertezza anche nei paesi
del nord del mondo. Cambiamenti climatici, siccità, desertificazioni, stanno
determinando enormi disagi e bisogna prenderne atto. Líacqua sta diventando un
bene sempre più raro, e per questo si sta trasformando in una merce di grande
valore economico, un enorme business. ´Più di 1.4 miliardi di persone nel mondo
non hanno accesso allíacqua potabile. Líacqua con líaria è la principale fonte
di vita insostituibile e questo significa che il diritto alla vita per
centinaia di milioni di esseri umani oggi è negato ó ha dichiarato Emilio
Molinari ó le risorse idriche sono ovunque in uno stato disastroso,
inquinamento, contaminazioni, sperperi hanno fatto dellíacqua un bene
rarissimo. Il costo dellíacqua non fa che aumentare anche se la sua qualità e
la sua distribuzione resta ovunque inadeguataª. Il contrasto è evidente tra le
zone dove la carenza díacqua resta un problema di vissuto quotidiano e le zone
dove gli sperperi, dovuti ad uníagricoltura intensiva, ad attività industriali
inquinanti e ad uso domestici irragionevoli, si traducono in una dilapidazione
predatrice del patrimonio idrico comune, nazionale e mondiale. è ora giunto il
momenti di cessare di essere dei dilapidatori di fonte di vita!
[Laura
De Agazio per ecoinformazioni]