Un esempio di piccolo impianto FV connesso alla rete elettrica
Una famiglia-tipo dell’Italia centrale ha un consumo medio annuo di circa 3.600 kWh.
Essa potrebbe, ad esempio, far installare sulla propria abitazione un sistema
fotovoltaico da 2 kW di potenza (16 m2 di moduli), in grado di produrre circa
2.700 kWh. Questo impianto (circa 30 milioni di lire IVA 10% esclusa), come
quelli fino a 20 kW, potrà essere finanziato al 75% con fondi governativi e
regionali, grazie al nuovo programma “Tetti Fotovoltaici”.
A questa famiglia
resteranno da pagare circa 8 milioni di lire (IVA esclusa). L’impianto,
integrato nelle strutture edilizie, sarà collegato alla rete elettrica. Oltre al
normale contatore che misura i consumi, si installerà un secondo contatore che
contabilizzerà quello che la famiglia produrrà con il proprio sistema FV. Il
saldo tra i consumi (elettricità acquisita dalla rete) e la produzione (quella
ceduta alla rete) dovrà essere pagato alla compagnia elettrica.
Dunque,
questa stessa famiglia-tipo grazie all’impianto, oltre ad acquisire una maggiore
consapevolezza ed attenzione ai propri consumi energetici, potrà risparmiare
ogni anno da 700.000 a 1.000.000 di lire; ciò consentirà di ripagare l’impianto
in 9-12 anni. Ricordiamo che questi impianti hanno una durata che supera di gran
lunga i 20 anni ed hanno bisogno di pochissima manutenzione.