Parte il Referendum
contro la privatizzazione dell’acqua
In Lombardia si devono raccogliere più di 100
mila firme
Inizierà il 24 aprile
In Lombardia
l'obiettivo è di raccogliere più di 100 mila firme delle 700 mila previste a
livello nazionale. Un
obiettivo che deve prevedere lo sforzo di tutte le organizzazioni
(associazioni, sindacati, partiti, movimenti, comitati spontanei, ...) che vogliono battersi contro la mercificazione di un
bene essenziale per
Coi 3 quesiti referendari si
chiede l’abrogazione delle norme che obbligano a privatizzare i servizi idrici. In primis il Decreto (che
porta il nome del ministro Ronchi) votato dal Parlamento lo scorso 19 novembre
2009, con cui l’acqua è stata definita un servizio pubblico di rilevanza
economica, cioè una merce. Lo stesso Decreto impone a tutti i comuni di
mettere sul mercato, entro il 31 dicembre del 2011, la gestione dei loro
acquedotti! In tal modo l’acqua di tutta la penisola finirà nelle mani delle 2 o 3 multinazionali, le stesse che già hanno messo le mani
sugli acquedotti di mezzo Mondo! E gli effetti delle privatizzazioni
sono noti a tutti: aumento delle bollette, a fronte di pochi – o addirittura
nessuno – investimenti sulle reti e sui depuratori.
Se invece il Referendum passasse, in Italia
l’acqua potrebbe essere gestita solo da enti pubblici, come già avviene in altri
Paesi europei: in Belgio, in Svizzera e in parte della Germania.
Con gli altri 2 quesiti
si vogliono abrogare gli articoli di legge che obbligano a consegnare la
gestione dell’acqua a una società di capitali, e che garantiscono una
remunerazione del capitale (cioè un utile) del 7% al gestore. Coi quesiti n. 2 e n. 3 si chiede pertanto che la gestione
dei servizi idrici resti nelle mani dei comuni e che sull’acqua non si possano fare
profitti.
Il
Referendum avrà quindi il compito di fermare la mercificazione dell’acqua. Per questo è importante
che i cittadini mettano le loro firme sui 3 quesiti
referendari. Perché si
scrive acqua, ma si legge democrazia.
Roberto Fumagalli, referente per la Lombardia per il
Referendum acqua
18 aprile 2010