Legambiente contesta il rinnovo della concessione per gli scavi nella miniera Alpetto

Stop alle escavazioni a Cesana Brianza !

CESANA BRIANZA (LC) - "La Cementeria di Merone deve cessare le sue attività sul territorio: sia lo stabilimento di Merone che le cave sparse per la Brianza lecchese non hanno più motivo di continuare!" È questa la posizione di Legambiente Merone a seguito del decreto regionale che ha autorizzato il cementificio a proseguire gli scavi nella miniera Alpetto di Cesana Brianza fino all'anno 2011, consentendogli di cavare ancora milioni di tonnellate di marna.

La miniera Alpetto rappresenta una spada di Damocle sulla testa dei cittadini di Cesana Brianza: polveri, esplosioni, rischio frane, compromissione delle sorgenti. Su queste problematiche si era già espressa, con parere contrario al rinnovo della concessione, l'Amministrazione Provinciale di Lecco, ritenendo la prosecuzione degli scavi un rischio troppo grande per il territorio e per la popolazione. Del resto nella ricerca "Centri urbani indìstabili della Provincia di Lecco", pubblicata dalla stessa Regione Lombardia (in collaborazione col CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche), si legge che, a seguito della frana del giugno 1997, nella miniera Alpetto "viste le condizioni dell'ammasso roccioso, sono possibili ulteriori scivolamenti di rilevante entità". La Regione Lombardia ha invece ignorato la sua stessa ricerca, concedendo il rinnovo all'escavazione.

Solo la vicenda Cornizzolo di Civate, grazie alla mobilitazione di migliaia di persone e di molte Amministrazioni Pubbliche (esclusa quella di Cesana Brianza...), aveva scongiurato l'apertura di un nuovo fronte di cava sul monte Cornizzolo.

Invece l'Amministrazione Comunale di Cesana lo scorso anno aveva già preparato la strada al rinnovo della concessione mineraria, stipulando una convenzione col cementificio in cambio di una manciata di milioni per le casse del Comune: 550 milioni all'anno, una miseria se pensiamo al danno ambientale e al reale impatto dell'attività estrattiva.

La Cementeria di Merone è una realtà industriale che non ha più ragione di esistere: sono più i danni che ha causato che i vantaggi che ha creato al nostro tessuto sociale e territoriale. Non è giusto consentirgli di deturpare ulteriormente il nostro territorio.

La Cementeria deve chiudere!

 

Merone, 07 dicembre 2001

LEGAMBIENTE - Circolo di Merone (CO)