CASLINO D’ERBA (CO) – “La frana staccatasi oggi dal fronte
roccioso tra Caslino d’Erba e Scarenna
di Asso dimostra che
Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del
Circolo Ambiente: “Fortunatamente
la frana non sembra aver causato danni a persone. Ma occorre riflettere sul fatto che solo due anni fa l’Amministrazione Provinciale di Como
aveva pianificato in quello stesso versante una nuova cava di roccia da
Ma gli ambientalisti tornano a denunciare il rischio geologico e
l’eccessiva cementificazione del territorio nella Vallassina:
“Il masso staccatosi pochi giorni prima
di Natale in località Laguccio di Canzo dimostra
ancora una volta il rischio geologico di molte aree della Vallassina.
È utile ricordare che l’area ai piedi della frana del Laguccio
è edificabile! Per non parlare dell’inquietante progetto per
la costruzione di un nuovo supermercato
ai piedi della cascata della Vallategna ad Asso.
Un progetto assurdo che deve essere definitivamente ritirato! Rammentiamo poi che negli ultimi anni il territorio di Asso e in
particolare la frazione Scarenna hanno subito una
pesantissima urbanizzazione, case su case che hanno stravolto il paesaggio
alle pendici dei monti del Triangolo Lariano”.
Il Circolo Ambiente
“Ilaria Alpi”
chiede ora uno stop alla pianificazione di nuove cave e di nuove aree
edificabili.
Conclude Fumagalli: “Regione,
Provincia e Comuni, non devono permettere nuove cave o nuove aree edificabili.
La pianificazione deve essere fatta tenendo in considerazione i rischi
idrogeologici e non, come spesso è avvenuto, gli interessi speculativi. Il nostro territorio non può permettersi nuovi errori che rischiano
di mettere a repentaglio la vita dei cittadini!”.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Merone, 15 gennaio 2010