La Regione ha autorizzato l'uso nei forni di rifiuti industriali e di scarti alimentari
La Cementeria di Merone brucerà rifiuti tossici
Un invito ai cittadini: "Comunicateci il vostro dissenso per posta elettronica"
MERONE (CO) - L'allarme lo avevamo lanciato da tempo: la Cementeria di Merone non deve trasformarsi in un inceneritore di rifiuti! E adesso il rischio sta diventando concreto.
Infatti abbiamo scoperto che la Giunta della Regione Lombardia ha autorizzato il cementificio a bruciare nei propri forni rifiuti industriali e scarti alimentari.
In questo modo la Cementeria di Merone si sta trasformando in un vero e proprio inceneritore.
Legambiente ribadisce il proprio NO a questa possibilità: il cementificio è inserito in un'area densamente abitata in cui risulta inopportuno l'uso di combustibili derivati dai rifiuti!
Ma ecco i fatti: il 5 marzo è stata pubblicata sul BURL la delibera (*) con cui la Giunta Formigoni (con l'escamotage del rinnovo di una precedente autorizzazione del 1995) autorizza l'uso di 25.000 tonnellate all'anno (circa 100 tonnellate al giorno) dei seguenti rifiuti (*):
- rifiuti provenienti dal trattamento e dalla preparazione di alimenti (carne, pesce, frutta, vegetali, conserve alimentari);
- grassi ed oli provenienti dalla raccolta differenziata;
- grassi ed oli derivati da impianti di trattamento delle acque reflue;
- rifiuti provenienti dalla pulizia di cisterne e serbatoi contenenti oli (non meglio specificati);
- miscele di rifiuti derivanti da trattamenti chimico/fisici di rifiuti industriali (ad esempio: decromazione e decianizzazione).
Sono soprattutto questi ultimi che ci preoccupano: si tratta di rifiuti pericolosi poiché contengono residui tossico-nocivi che, come detto, non è opportuno bruciare a ridosso delle case.
E non dimentichiamo che da alcuni mesi la Cementeria ha "raddoppiato" la propria produzione: da quando è stato chiuso lo stabilimento di Cassago Brianza, a Merone è stato attivato anche il secondo forno: praticamente ci dobbiamo sorbire un "doppio" inquinamento.
A questo punto ci chiediamo: cosa intendono fare Comune e Provincia dopo questa delibera?
Il Protocollo d'intesa sottoscritto nel 1999 da Regione, Provincia, Comune e Cementeria ha istituito una Commissione Tecnica e una Commissione Istituzionale (a cui la nostra associazione ha deciso di non prendere parte), col compito di controllare i combustibili e le emissioni: a cosa servono queste Commissioni se poi la Cementeria e la Regione fanno quello che vogliono?
Il nostro Circolo Legambiente farà di tutto per impedire che il cementificio si trasformi in un inceneritore di rifiuti
, organizzeremo finanche manifestazioni di protesta. Già da ora apriamo sul nostro sito web www.legambientemerone.org una pagina dedicata all'argomento (NO ai rifiuti in Cementeria di Merone) e invitiamo i cittadini a comunicarci il loro dissenso inviando un'e-mail a: merone@legambiente.org. A nostra volta gireremo i messaggi alla Regione, alla Provincia e al Comune di Merone: altro che Protocollo d'intesa, qui bisogna dire un NO chiaro e definitivo ai rifiuti in Cementeria!Merone, 20 marzo 2001 LEGAMBIENTE
Circolo di Merone (CO)
(*)
- testo della Delibera di Giunta Regionale;
- elenco dei rifiuti autorizzati in base alla Delibera;
- combustibili e rifiuti utilizzati in Cementeria (periodo 1990 - 2000);
- le nostre richieste sulla Cementeria.