Si terrà domani il Consiglio Comunale sui problemi del cementificio meronese

Quali verità sulla Cementeria di Merone ?

MERONE (CO) - Si terrà domani, giovedì 14 giugno alle ore 21, il Consiglio Comunale di Merone per discutere del problema scottante della Cementeria di Merone. Ricordiamo che da tempo il gruppo di minoranza consigliare aveva chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per affrontare i temi legati al cementificio: inquinamento, combustione dei rifiuti, referendum, ruolo giocato dal Sindaco Mario Redaelli, ...

Legambiente intende in questa fase replicare alle affermazioni rilasciate dall'azienda cementifera in occasione della presentazione del "Rapporto Ambientale 2001", tenutosi a Cernobbio. La Cementeria ha affermato che:

1) l'azienda intende bruciare nei propri forni quantitativi sempre maggiori di rifiuti, finanche CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti, praticamente l'immondizia) e solventi;

2) l'inquinamento, anche delle polveri, è diminuito sensibilmente.

Ebbene Legambiente replica che entrambe queste affermazioni vanno verificate chiedendo conferma a chi è costretto a convivere ogni giorno con la Cementeria:

1) Cosa ne pensa la gente di Merone e dell'erbese del fatto che la Cementeria si stia trasformando in un inceneritore di rifiuti? In tal senso ricordiamo che il gruppo di minoranza consigliare aveva richiesto l'indizione di un referendum popolare.

2) Chiediamo ai cittadini di Merone: è vero che le polveri sono diminuite? Noi diciamo che affermare che il carico inquinante della Cementeria è diminuito (ed è pertanto in linea col protocollo di Kyoto) è una falsità: infatti a Merone abbiamo assistito al raddoppio del carico inquinante, nel momento in cui è stato messo in funzione il 2° forno.

In occasione dell'incontro di Cernobbio si è inoltre detto che la Cementeria è da sempre attenta all'impatto ambientale derivante dalle escavazioni. Crediamo che a smentita delle affermazioni dell'azienda bastino questi 3 episodi:

- al "Cornizzolo Day", organizzato per opporsi all'ipotesi di realizzare una nuova cava a Civate, hanno partecipato più di 6 mila persone, che hanno ribadito il loro NO a nuovi scempi ambientali;

- la Cementeria ha recentemente ricevuto un'ammenda di quasi 2 miliardi dall'Amministrazione Provinciale di Lecco per un'escavazione abusiva sul Monte Barro a Galbiate;

- la Cementeria ha recentemente perso il ricorso al TAR avviato contro il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Valle Lambro, che gli impone di interrompere le nuove escavazioni al termine delle concessioni in atto (l'azienda avrebbe voluto la mano libera alla scadenza della concessione della miniera di Brenno a Costa Masnaga).

 

Merone, 13 giugno 2001 LEGAMBIENTE

Circolo di Merone (CO)

 

Allegato: una foto dello stabilimento della Cementeria di Merone.