Erba: 10 vincoli contro la strada di Parravicino
ERBA (CO) - “La
nuova strada di Parravicino non si può realizzare in quanto vi sono troppi
vincoli ambientali”. A dichiararlo è il CIRCOLO AMBIENTE, che ha
presentato al Comune di Erba le proprie osservazioni contro la variante alla
strada provinciale Arosio-Canzo, nella frazione Parravicino di Erba.
L’associazione ambientalista si è detta fin da subito contraria alla nuova strada, poiché avrebbe un impatto ambientale troppo pesante.
Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del CIRCOLO
AMBIENTE: “Sono almeno 10 i vincoli esistenti che impediscono la
costruzione della nuova strada; il Comune di Erba non può continuare a far
finta di non conoscere il proprio territorio”.
Nelle sue osservazioni, il CIRCOLO AMBIENTE ha
evidenziato come il progetto della variante non è conforme ai piani urbanistici
vigenti:
- Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Como, che è in fase di definizione;
- Il Piano Regolatore di Erba, che classifica le aree interessate dalla strada come “Agricole protette”;
- Il Piano Urbano del Traffico, che non prevede tale nuova arteria;
- Il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Valle Lambro, per i terreni compresi nella zona a Parco.
Inoltre l’area interessata dal passaggio della strada è soggetta ad alcuni vincoli, tra cui:
- Il vincolo paesistico che interessa l’intera frazione di Parravicino;
-
Il vincolo storico-architettonico per la presenza
degli edifici tutelati del Castello di Pomerio e del Castello di
Casiglio, nonché di ville di particolare pregio storico-culturale.
Il CIRCOLO AMBIENTE sottolinea che la costruzione della nuova strada metterebbe a rischio l’integrità ambientale dell’area e in particolare:
- La falda acquifera, che si trova ad una profondità media di 7 metri e che verrebbe messa a rischio dalla costruzione della strada interrata a 5 metri di profondità;
- Il torrente Carcano e altri corsi d’acqua minori, interessati dal passaggio della strada;
- I pozzi di attingimento idrico e le risorgive che caratterizzano l’intera zona.
Infine la costruzione della nuova strada determinerebbe l’aumento dei rumori, in un’area interessata dalla presenza di scuole e di edifici ad uso residenziale, che al contrario andrebbero preservati dall’inquinamento acustico.
Conclude Fumagalli: “Per tutti questi motivi il
CIRCOLO AMBIENTE chiede al Comune di Erba e alla Provincia di Como di tornare
sui loro passi e di ritirare il progetto di questa strada inutile e dannosa”.
CIRCOLO
AMBIENTE
Merone, 13 aprile 2004