Il Circolo Ambiente
"Ilaria Alpi" ribadisce totale contrarietà al progetto della variante
alla Arosio-Canzo
Erba: NO alla
variante di Parravicino
“Almeno 10 vincoli paesistici e ambientali impediscono la
realizzazione della nuova strada!”
ERBA (CO) -
Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ribadisce con forza la propria
contrarietà al progetto della variante alla strada provinciale Arosio-Canzo,
nella frazione Parravicino di Erba.
Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: “La
nuova strada creerebbe un pesante impatto ambientale sui terreni attraversati.
Per non parlare del rischio speculazione. È statisticamente provato che dove
passa una nuova strada, dopo pochi anni i terreni cambiano di destinazione: da
agricoli ad edificabili!”.
Gli ambientalisti replicano anche alle affermazioni
del Sindaco, Marcella Tili: “Il Sindaco ha citato a sproposito dati del CNR.
In realtà lo stesso CNR in altri studi afferma che la cementificazione del
territorio e la realizzazione di nuove opere stradali crea inquinamento e mette
a repentaglio la salute dei cittadini!”.
Continuano i responsabili del Circolo Ambiente: “Ci
sono almeno 10 vincoli esistenti che impediscono la costruzione della nuova
strada. Infatti la variante non è conforme ai piani urbanistici
sovracomunali: dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia
di Como, al Piano Territoriale del Parco Valle Lambro per i terreni
compresi nella zona a Parco. Ed è in contrasto anche coi piani comunali,
dal Piano di Governo del Territorio adottato dallo stesso Comune di
Erba, che non prevede la nuova arteria, al Piano Urbano del Traffico.
Inoltre l’area interessata dal passaggio della strada è soggetta al vincolo
paesistico, che interessa l’intera frazione di Parravicino, e al vincolo
storico-architettonico per la presenza degli edifici tutelati del Castello
di Pomerio e del Castello di Casiglio, nonché di ville di
particolare pregio storico-culturale”.
Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" sottolinea inoltre che la costruzione della nuova strada minaccia l’integrità ambientale dell’area, in particolare la falda acquifera, che si trova ad una profondità media di 7 metri e che verrebbe messa a rischio dalla costruzione della strada in trincea; poi il torrente Carcano e altri corsi d’acqua minori, interessati dal passaggio della strada; infine i pozzi di attingimento idrico e le risorgive che caratterizzano l’intera zona.
Infine la costruzione della nuova strada determinerebbe l’aumento dei rumori, in un’area interessata dalla presenza di scuole e di edifici ad uso residenziale, che al contrario andrebbero preservati dall’inquinamento acustico.
Concludono i responsabili del Circolo Ambiente: “Invitiamo
il Comune di Erba a rinunciare definitivamente al progetto della variante, una
strada inutile e dannosa”.
CIRCOLO AMBIENTE "Ilaria
Alpi"
Merone, 01
novembre 2007