Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene dopo il via libera del Comune di Molteno ad una nuova area industriale

Molteno: il Polo del Mais è defunto!

 “Mentre si progetta il Polo, i Comuni (spesso col beneplacito della Provincia) autorizzano nuovi capannoni!”

 

MOLTENO (LC)  “Dopo il via libero del Comune di Molteno ad una nuova area industriale, il Polo del Mais non ha più senso, deve essere cancellato”. È questo il parere del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” che interviene sulla questione delle aree industriali nell’Oggionese, a seguito della recente decisione del Comune di Molteno di pianificare una nuova zona produttiva al confine con Rogeno.

 

Dichiarano a tal proposito gli ambientalisti: La nuova area industriale al confine con Rogeno è una vera devastazione ambientale. I capannoni sono previsti su un’area verde a ridosso del torrente Bevera. A nulla servono le condizioni introdotte dalla maggioranza consigliare: in quell’area non si può e non si deve costruire!”.

Aggiungono i responsabili del Circolo Ambiente: “Il Comune di Molteno si dimostra schizofrenico: prima aderisce al Protocollo d’intesa con la Provincia di Lecco per la realizzazione del Polo del Mais e ora a poche centinaia di metri prevede una nuova zona industriale! In tal modo Molteno non rispetta il Protocollo, che invece obbliga ogni comune coinvolto a <<misure di auto-limitazione delle previsioni insediative producibili dai singoli comuni entro i propri piani urbanistici>>. Il Comune di Molteno non può dimenticare di avere già il territorio più cementificato di tutta la provincia: vuole forse il record italiano?”.

 

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” torna quindi ad attaccare il progetto del Polo industriale al confine tra Molteno e Boisisio: Il Polo del Mais è defunto! Molti dei Comuni che hanno aderito al Protocollo d’intesa sul Polo stanno riempiendo di capannoni i loro territori. Pensiamo a quanto ha fatto Oggiono negli scorsi decenni. Sirone ha di recente approvato una nuova area industriale. Addirittura nella zona collinare di Colle Brianza sono sorti nuovi capannoni. Ad Annone Brianza è in corso la realizzazione di un nuovo piano di lottizzazione industriale, che sta cancellando un’estesa e pregiata area agricola! A Bosisio Parini qualche mese fa è stato approvato un P.I.P. (Piano di Insediamento Produttivo) su un’area verde. A Cesana Brianza è previsto l’ampliamento della Eusider per circa 10 mila metri quadrati. Per non parlare dello sviluppo residenziale: l’Oggionese è l’area che ha avuto il maggior incremento della popolazione negli ultimi anni!”.

Denunciano gli ambientalisti: “In pratica ogni comune si gestisce come meglio crede, continuando a disseminare di case e capannoni il proprio territorio. E spesso col beneplacito dell’Amministrazione Provinciale, che si rivela totalmente incapace di imporre un freno a questa cementificazione selvaggia! E anzi, al contrario, propone il Polo del Mais, col rischio di aggiungere cemento a cemento!”.

 

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede quindi di cancellare il Polo del Mais: “A questo punto la nostra richiesta alla Provincia e ai Comuni è chiara: rinuncino definitivamente al Polo del Mais. Il progetto è fallito prima di cominciare. Il territorio è talmente al collasso che non può sopportare un’ulteriore colata di cemento pari a 30 campi di calcio!.

 

Gli ambientalisti ricordano a tale scopo i danni ambientali che verrebbero causati dalla costruzione del polo industriale:

Ø      il Polo industriale del Mais comprende una delle zone di esondazione naturale del torrente Bevera di Molteno;

Ø      i capannoni occuperanno una superficie di 200.000 metri quadrati, pari a circa 30 campi di calcio di serie A (!);

Ø      le costruzioni danneggeranno la falda acquifera, che nella zona è profonda pochi centimetri.

 

 

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

 

Merone,  25 febbraio 2008