Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene sulle
diossine provenienti dal forno della Silea
Inceneritore di Valmadrera: meno rifiuti per
inquinare meno!
VALMARDERA (LC) - "L’unico
modo per ridurre l’inquinamento – e le pericolosissime diossine – proveniente
dell’inceneritore di Valmadrera, è quello di ridurre la quantità dei rifiuti e
di diminuire la portata del forno. Ma, in questo senso, l’attuale
Amministrazione Provinciale di Lecco ha fatto poco o nulla”. È quanto dichiara il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” in merito al problema delle emissioni
di diossina provenienti dal forno gestito dalla Silea.
Il Circolo Ambiente fu il
primo, fin da settembre del 2007 (vedasi http://www.circoloambiente.org/comunicati/silea_2007_4.htm
), a rendere pubblica la notizia del superamento dei limiti di legge nei fumi
emessi dal forno. La prima cosa che il
Circolo ha contestato alle istituzioni (Provincia e Comune in primis) è proprio
di non aver comunicato alla cittadinanza il problema delle emissioni fuori
legge che, si scoprì poi, era appunto relativo alle diossine,
che costituiscono l’inquinante più subdolo e pericoloso che si sviluppa
dall’incenerimento dei rifiuti. I danni alla salute causati dalla diossine forse li
scopriremo tra 20 anni (come avvenuto con l’amianto), quando, speriamo, gli
inceneritori saranno proibiti per legge.
Commenta Roberto Fumagalli, presidente del
Circolo Ambiente: “Dalle risposte
del direttore di Silea, Peverelli, e dell’Assessore Provinciale, Molgora,
sembra che nessuno sia responsabile di quanto successo fino al 2006 a
Valmadrera. Invece la colpa qualcuno ce l’ha. Anzitutto ci chiediamo chi risponderà della decisione
di utilizzare fondi pubblici per adeguare la linea n. 2 del forno ai nuovi
limiti europei per le diossine,
linea mai rientrata in funzione (e quindi da buttare…), perché si è rivelata
non in grado di abbattere tali emissioni”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” replica alle recenti
affermazioni dell’Assessore Provinciale all’Ambiente: “L’Assessore
Molgora, dopo aver difeso Silea, ha dichiarato, con una certa dose di
ipocrisia, che la soluzione va trovata nella riduzione dei
rifiuti da incenerire. Peccato che nel Piano Rifiuti da lui proposto (e
adottato dal Consiglio Provinciale lo scorso ottobre), anziché
prevedere l’attuazione di concrete politiche di riduzione dei rifiuti e di
incentivo alla raccolta differenziata (ferma in provincia di Lecco, da ben
8 anni al 53-56%), si è preferito riconfermare la centralità
dell'incenerimento. È bene ricordarlo: quella di Lecco non è più una
provincia virtuosa nella raccolta differenziata, come lo era fino a 10 anni
fa; anzi è oggi tra le più statiche, bloccata dal 2001 tra le percentuali
del 53 e 56%, quando da alcuni anni altri territori hanno superato il 75%.
All’opposto, il Piano rifiuti appena adottato prevede al massimo una
percentuale di differenziazione del 67% da raggiungersi nel lontano 2015.
L’Assessore Molgora non ha nulla da insegnare nulla a nessuno, quanto piuttosto
farsi un serio esame di coscienza sulle cose che poteva fare (politiche di
riduzione e aumento delle differenziate) e non ha fatto!”
Gli
ambientalisti del Circolo “Ilaria Alpi” hanno più volte insistito sulla
diminuzione della portata del forno di Valmadrera: “Se si fosse attuata
(non solo a parole) una seria politica di contenimento alla fonte dei
rifiuti (ad esempio tramite accordi coi supermercati per ridurre gli
imballaggi e azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini) e di
potenziamento della differenziata oltre il 75%, avremmo avuto la necessità di
smaltire “solo” 55 mila tonnellate all’anno di rifiuti, per smaltire le
quali sarebbe stata sufficiente la sola nuova linea (la n. 3) del forno. Invece
il Piano adottato ad ottobre da Villa Locatelli, prevede l’utilizzo di 2 linee,
per un totale di 87 mila tonnellate annue”.
Conclude Fumagalli: “La vicenda diossine ha evidenziato, ancora una
volta, l’inadeguatezza dei politici. L’impegno degli amministratori pubblici
deve essere indirizzato in primo luogo, anziché nel difendere se stessi,
nell’assumere tutti i provvedimenti possibili per tutelare l’ambiente e la
salute della cittadinanza. Troppo semplice affermare: <<i rifiuti ci
sono e da qualche parte bisogna smaltirli>>. Ripeto, tra qualche anno,
quando si scopriranno gli effetti della diossina sulla salute, gli inceneritori
potrebbero essere proibiti. È pertanto compito dei politici pensare fin da oggi
a tutte le alternative possibili all’incenerimento dei rifiuti!”.
CIRCOLO AMBIENTE
“Ilaria Alpi”
Merone, 23 gennaio 2009