Il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” interviene
sull’aumento di portata del forno gestito dalla Silea
L’inceneritore di Valmadrera
deve diminuire la portata!
VALMARDERA (LC) - “Nel dibattito in
Consiglio Provinciale di Lecco ed ora nel Comune di Valmadrera
sull’aumento di portata del forno, nessuno ha considerato l’unica cosa seria da
fare: ridurre la portata del forno inceneritore di Valmadrera
ad una sola linea, cioè bruciare meno di 55 mila tonnellate all’anno di rifiuti!”. È quanto dichiara il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” in merito alle polemiche sull’aumento di portata del forno gestito da
Silea, che, dopo la decisione di
Regione e Provincia, passerebbe dalle 87 mila tonnellate annue precedentemente
autorizzate, a 90 mila.
Commenta Roberto Fumagalli,
presidente del Circolo Ambiente: “I dati sull’attuale utilizzo del forno sono chiari:
circa 70 mila tonnellate annue. Se il Consiglio Provinciale (sia quello
precedente di centro-sinistra guidato da Brivio, che
quello attuale con Nava) avesse avuto più attenzione
e coraggio, avrebbe dovuto prevedere una riduzione
della portata del forno, anziché un aumento. La nostra associazione ha più
volte dimostrato che in provincia di Lecco è
possibile prevedere un minore ricorso all’incenerimento, anche al di sotto di 55 mila tonnellate. Questo se si attuasse
una politica di riduzione alla fonte dei
rifiuti e di aumento delle raccolte differenziate
oltre il 75%, percentuale quest’ultima raggiunta in alcuni consorzi
virtuosi ed anche in diversi comuni della nostra provincia. Invece il Piano
Rifiuti votato dal precedente Consiglio Provinciale (di centro-sinistra) e
sostanzialmente riconfermato dall’attuale (di centro-destra) non prevede nulla
di tutto ciò. Anzi l’attuale Amministrazione Provinciale ha aggiunto altre 3 mila tonnellate, accettando supinamente il diktat della
Regione Lombardia che ha sposato una politica
inceneritorista, avendo chiesto alla province
di aumentare le portate degli inceneritori, quando la capacità di incenerimento
dei forni esistenti in Lombardia è già di gran lunga superiore alle necessità
di smaltimento”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sostiene quindi che, attuando
sistemi per ridurre i rifiuti da incenerire, si potrebbe utilizzare la sola
nuova linea del forno. Spiega Fumagalli: “Attraverso la riduzione alla fonte e di potenziamento della differenziata, avremmo
la necessità di trattare “solo” 55 mila tonnellate all’anno di rifiuti,
per smaltire le quali sarebbe sufficiente la sola nuova linea (la n. 3) del
forno”.
Gli ambientalisti del Circolo
“Ilaria Alpi” hanno più volte sottolineato la pericolosità degli inceneritori,
i quali emettono sostanze tossiche per l’ambiente, tra cui le diossine che,
anche rispettando i più restrittivi limiti europei, restano comunque una seria
minaccia alla salute umana.
Conclude Fumagalli: “Se i politici vogliono davvero tutelare la salute
dei cittadini, devono far sì che a Valmadrera vengano
bruciati meno rifiuti. Le alternative ci sono:
ridurre alla fonte la produzione di rifiuti e aumentare le raccolte
differenziate oltre il 75%”.
CIRCOLO AMBIENTE
“Ilaria Alpi”
Merone, 11
dicembre 2009