“Zero rifiuti”, meglio
prevenire che fare la raccolta differenziata
Cari cittadini, non pensate alla raccolta differenziata;
il vero modo per risolvere a monte il problema dei rifiuti è quello di non
produrli!
È questo il messaggio, nemmeno tanto provocatorio, emerso in
occasione dell’incontro, organizzato il 31 marzo
L’autrice, Marinella Correggia, ha concentrato nel suo
libro-manuale le buone tecniche per prevenire alla fonte la produzione dei
rifiuti, ovvero scegliere solo i prodotti che non
generano scarti.
Spesso anche gli ambientalisti commettono l’errore di far
coincidere la soluzione del problema rifiuti con la raccolta differenziata,
premiando ad esempio i comuni ricicloni. Invece, come
detto, la soluzione non è la diligente separazione per tipologia dei rifiuti
(di cui spesso solo una parte è destinata al recupero di materia, e comunque
con un dispendio di energia fossile), quanto la non produzione.
In tal senso è peggio un comune riciclone che raggiunge il 70% di raccolta differenziata ma
con un’elevata produzione di rifiuti (es. 800 kg/abitante/anno), rispetto ad un
comune che arriva solo al 10% di separazione ma che ha una “bassa” produzione
(es. 300 kg/abitante/anno). Infatti nel primo comune
si mettono in circuito molti più rifiuti, anche se “riciclabili”.
A volte le cose sono più semplici a farsi che a dirsi.
L’esempio più calzante è quello delle borse della spesa: la soluzione non è
sostituire gli shopper di plastica con quelli in
mater-bi o in carta (che comunque sono usa-e-getta),
quanto portare da casa una borsa di tela o una retina, riutilizzabile migliaia
di volte (www.portalasporta.it).
L’autrice ha usato esempi concreti. Per “riusare” gli scarti
di cucina è bene organizzare il compostaggio domestico. No ai prodotti usa-e-getta e ai cibi precotti e/o
confezionati in vaschette varie. Sì ai prodotti durevoli e alle merci sfuse, facendo la spesa nei negozi dotati di dispenser o,
meglio, presso i produttori locali. Sì contenitori da trasporto (di solito in
vetro o plastica trasparente). No all’acqua “imprigionata” (ovvero no alle
acque e bevande in bottiglia), a cui va sempre preferita
l’acqua del rubinetto sia a casa (in brocca) che fuori (in borraccia).
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha ricordato come l’obiettivo “zero
rifiuti” si possa perseguire solo attraverso una precisa volontà politica dei
governi (sovranazionali e nazionali) e degli enti locali (regioni, province,
comuni), tramite un sistema di incentivi/disincentivi alle aziende e un’azione culturale
e informativa rivolta ai cittadini-consumatori.
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”