Manifestare contro la NATO (dal quotidiano "Il Manifesto"


" La mano invisibile del mercato non può lavorare senza un pugno nascosto - McDonald's non può prosperare senza McDonnell Douglas, il costruttore del F-15. Il pugno nascosto, che rende il mondo sicuro per le tecnologie della silicon Valley, si chiama Forze Armate degli Stati Uniti d'America".(dal New York Times).
Noi aggiungeremmo solamente che il nome completo di questo strumento è Alleanza Atlantica, che con il vertice di Washington dell'aprile 1999 ha definitivamente chiarito quale sia il suo ruolo: intervenire senza limitazioni legali, geografiche e politiche ovunque i "Grandi" ritengano sia in pericolo il loro "ordine mondiale".
Nel corso degli ultimi anni, infatti,la Nato è si posta come una sorta di articolazione istituzionale della sedicente "comunità internazionale", contribuendo all'inasprirsi delle difficoltà in cui versa l'Onu ed attribuendosi il ruolo di gendarmeria regionale. L'obiettivo, neanche tanto celato, è il controllo permanente, sotto varie forme, delle risorse strategiche e del predominio geopolitico sugli equilibri planetari.
La retorica dei diritti umani entra poi in netta contraddizione con l'appartenenza alla Nato di un paese come la Turchia che, come dimostra la questione kurda, della violazione sistematica proprio di quei diritti fa un caposaldo della propria politica.
La politica di riarmo portata avanti dall'amministrazione Bush trova nella Nato un fondamentale strumento di pressione nei confronti delle pur deboli proteste europee.
Crediamo che il vertice di Napoli debba essere l'occasione perchÈ il movimento rilanci una campagna più generale contro la Nato e contro sue politiche: gli interventi militari mascherati da "operazioni umanitarie" o "missioni di pace", (come quello di questi giorni in Macedonia); la presenza delle basi militari Usa, Nato e italiane in decine di aree del nostro territorio, con conseguenze dirette sulle popolazioni che le abitano (o che subiscono l'azione distruttiva degli aerei che da lì partono); il progressivo riarmo italiano ed europeo, che vede ogni anno l'aumento delle spese militari e la costruzione di sistemi d'arma sempre più avanzati e costosi (come il caccia Eurofighter e la portaerei già in progettazione).


torna al sommario