Como Social Forum, Arci Como, Attac Como, Club “Bertolt Brecht” – Como,
Codacons, Comitato per la Sinistra Europea “Lelio
Basso” – Como,
Circolo Culturale Libero
Fumagalli – Como, Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
COMUNICATO STAMPA
Soddisfazione per la votazione
del Consiglio Comunale di Como sull’adesione all’ATO
“La gestione
degli acquedotti non deve essere privatizzata!”
COMO – “L’acqua di Como deve
essere gestita da un soggetto pubblico al
100%”. È quanto ha deciso questa sera il Consiglio Comunale di
Como, chiamato a votare l’adesione all’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) che si occuperà della gestione dei
servizi idrici in tutta la provincia di Como.
Il Consiglio
Comunale ha votato quasi all’unanimità (astenuti
l’UDC e un Consigliere di AN) un ordine del giorno
(inizialmente proposto dal gruppo di Rifondazione Comunista, ma poi votato
dalla stessa maggioranza di centro-destra), in cui si dà mandato al membro
del Comune di Como in seno alla Conferenza dell’ATO, di affidare la gestione
dei servizi idrici ad una società totalmente pubblica, secondo la procedura
di affidamento “in house”, cioè senza ricorrere ad una gara d’appalto,
che avrebbe rischiato di svendere l’acqua ad una multinazionale privata.
Il movimento comasco che lotta contro la privatizzazione dell’acqua (che la scorsa settimana aveva organizzato un presidio davanti al
municipio), si dice abbastanza soddisfatto di questa votazione. Dichiarano i responsabili delle associazioni comasche:
“Dopo il Comune di Erba, a maggioranza di
centro-sinistra, ora anche Como, a maggioranza di centro-destra, ha votato per
la gestione pubblica dell’acqua, dimostrando che la contrarietà alla
privatizzazione dell’acqua va al di là degli schieramenti partitici”.
L’intero ATO sarà
poi chiamato a prendere la decisione finale sulle modalità
di affidamento della gestione ed erogazione del servizio idrico. Commentano a tal proposito i responsabili
delle associazioni comasche: “Devono essere ora individuate le aziende di gestione ed erogazione, ma
questo deve avvenire con la certezza che
nelle nuove aggregazioni societarie vi sia nessuna
componente privata, nemmeno allo 1%. Infatti è
risaputo che l’unico interesse dei privati è quello di fare utili. E con l’acqua i rischi sarebbero l’aumento delle bollette, a fronte di pochi o nessun investimento sulle
reti acquedottistiche e fognarie”.
Concludono le associazioni comasche:
“Invitiamo ora tutti i Consiglieri degli
altri Comuni e della Provincia di Como, ad approvare lo stesso emendamento
votato a Como e ad Erba. L'auspicio è che l'ATO nel suo complesso decida di
affidare "in house" la gestione dei servizi idrici. L'obiettivo è
che l’acqua rimanga totalmente in
mani pubbliche. Solo così si potrà evitare la privatizzazione
dell’acqua”.
Como Social Forum, Arci Como, Attac Como, Club “Bertolt Brecht” – Como,
Codacons, Comitato per la Sinistra
Europea “Lelio Basso” – Como,
Circolo Culturale Libero
Fumagalli –
Como,
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
Como, 13 giugno 2006
Recapito:
c/o CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi” – via Dante
Alighieri n. 3 - 22046 Merone (CO)