COMITATO LECCHESE PER L’ACQUA PUBBLICA E I BENI COMUNI

 

Idrolario: l’acqua deve restare pubblica al 100%

 

LECCO - Nei prossimi giorni 65 Consigli Comunali della provincia di Lecco saranno chiamati a votare la scissione dalla multiservizi Lario Reti Holding per la costituzione della nuova società patrimoniale dell’acqua “Idrolario s.r.l.”.

Se è vero che la nuova società è di proprietà pubblica, non altrettanto vero è che la totalità del servizio idrico resterà saldamente in mani pubbliche. Infatti il progetto di scissione dà per scontato che l’erogazione del servizio verrà di fatto privatizzata!

Infatti l’ATO di Lecco (formato da tutti i comuni della provincia) ha recepito gli obblighi imposti dalla legge regionale della Lombardia che obbliga a mettere a gara, e pertanto a privatizzare, l’erogazione dell’acqua, cioè la parte più remunerativa!

 

Come Comitato Lecchese per l’Acqua Pubblica e i Beni Comuni proponiamo ai Consiglieri Comunali di mettere in votazione alcuni emendamenti che consentirebbero alla società “Idrolario” di occuparsi anche dell’erogazione, con la conseguente certezza che l’intero ciclo dell’acqua (dalle sorgenti ai rubinetti, ai depuratori) resti in mani totalmente pubbliche.

Gli emendamenti sono scaricabili dal sito www.circoloambiente.org/acqua/atolecco2008_2.pdf .

 

L’impegno di tutti i Comuni deve essere quello di impedire la privatizzazione dell’acqua, assicurando che gli acquedotti siano gestiti in maniera efficiente senza che nessuno possa speculare alle spalle dei cittadini. L’acqua è un bene comune che deve restare in mani pubbliche al 100%.

 

 

COMITATO LECCHESE PER L’ACQUA PUBBLICA E I BENI COMUNI

 

 

Lecco,  21 luglio 2008