Il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” denuncia l’inquinamento verificatosi nel corso d'acqua
Roberto Fumagalli:
“Occorre imporre le vasche di prima pioggia”
MOLTENO (LC) – Una pesante moria di pesci si è verificata oggi nelle acque del torrente Bevera, nel territorio comunale di Molteno. A denunciarlo è il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” accorso al capezzale del corso d’acqua subito dopo le prime segnalazioni.
Durante tutta la
giornata odierna, si notavano centinaia
di pesci morti (vedasi foto allegate) ed altri agonizzanti che venivano a galla per
“prendere ossigeno”. Alcuni pesci sono stati salvati da moltenesi, che hanno provveduto a
immetterli in piccole vasche.
I volontari
dell’associazione ambientalista hanno ripercorso per tutta la giornata odierna
il corso del Bevera, a ritroso dalla frazione di Gaesso,
dove si notava la presenza più consistente di pesci morti, fino alla zona industriale di via
Verdi. Dai primi accertamenti compiuti dagli ambientalisti,
sembrerebbe che il fenomeno di inquinamento sia partito proprio dalla zona industriale
di Molteno, forse dallo scarico di uno scolmatore o dal dilavamento dei
piazzali asfaltati, a seguito della pioggia temporalesca di
sabato sera.
Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del
Circolo Ambiente: “Abbiamo provveduto a segnalare
l’episodio all’ARPA, che telefonicamente ci informava che la causa è forse da
imputare alla persistente siccità ed alle conseguenze della pioggia di sabato
sera, che avrebbe “ripulito” i piazzali e le strade, riversando eventuali
sostanze tossiche o articolato, che avrebbero causato la moria di pesci.”
A tal proposito il
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” denuncia
la mancanza delle vasche di prima pioggia, che servirebbero proprio a prevenire
episodi di questo tipo.
Denuncia Fumagalli: “La legge obbliga le zone industriali e le aziende a
realizzare le vasche di prima pioggia, nelle quali si
dovrebbero raccogliere le acque di dilavamento dei piazzali e delle strade,
durante i primi minuti di pioggia. Eppure i comuni non fanno nulla per imporre questi impianti
alle aziende, pertanto le acque di prima pioggia finiscono nei
corsi d’acqua, causando l’inquinamento e la conseguente moria di pesci. I
comuni si devono svegliare se vogliono davvero tutelare il territorio!”
Merone, 25 giugno 2006
Allegato: alcune foto della moria di pesci e di uno degli scarichi
“incriminati”.