Coordinamento
Cornizzolo
COMUNICATO STAMPA
NO ALLA CAVA SUL
MONTE CORNIZZOLO
Il Coordinamento Cornizzolo,
anche in merito alle ultime notizie apparse sulla stampa locale, intende ribadire e sottolineare alcune posizioni.
1. Non
abbiamo mai, fino ad oggi, ricevuto richieste d’incontro da parte della Holcim. Vogliamo però, per evitare qualsiasi equivoco,
ribadire che i nostri interlocutori sono le Amministrazioni (Locali,
Provinciali, Regionali), gli Enti del Territorio, le Associazioni, i Gruppi e le popolazioni
del nostro Territorio.
Non abbiamo nulla di cui discutere
o da condividere con l’Azienda Holcim, non abbiamo nulla da trattare con loro. La
nostra posizione è sempre stata e sempre sarà chiara e precisa: il
Cornizzolo è indisponibile a qualsiasi nuova escavazione e apertura di Cava (e lasciamo il termine “coltivazione” alle patate, al mais, ai
pomodori…. Qui si parla di mine, vibrazioni, polvere, ruspe, roccia asportata e
irreversibile devastazione del Territorio). Non esiste
escavazione sostenibile sul Cornizzolo : i danni che
ha già subito sono il limite ultimo e insuperabile; oltre a ciò non c’è
sostenibilità alcuna ma solo la morte di questa montagna.
2. L’Azienda
ha firmato negli anni ’90 (fra il 1992 e il 1996) convenzioni
quadro e particolari con alcuni comuni della Cintura del Cornizzolo, in
cui si impegnava a limitare l’escavazione sul Monte Cornizzolo ad est della
Valle Cepelline (adesione da parte della Holcim alla
richiesta, poi ottenuta, di stralcio della Concessione Mineraria a ovest della
Valle Cepelline fino a Civate) e: ” a contenere lo sviluppo della attività
estrattiva nel territorio, perché già ampiamente interessato dalla attività
medesima; “
3. Poco
tempo dopo, negli anni ’98 -`99 contraddicendo quanto
sottoscritto poco tempo prima, la stessa Holcim, attraverso una Azienda prestanome con un nome bucolico quale “Agricola San
Martino” (che risulta a tutt’oggi
proprietaria dei terreni) riusciva ad acquistare la maggior parte dei terreni
che oggi sono oggetto della richiesta di apertura di una nuova cava, a
prezzi modici e, col paravento dell’Azienda Agricola, senza troppa fatica. (Lasciamo
a chi ci legge i commenti del caso).
4. La Holcim poi, presentava
direttamente in Regione in data 28 Agosto 2000 la richiesta di apertura di una
nuova Cava sul Cornizzolo in Comune di Civate, richiesta che veniva respinta da
parte della Regione Lombardia e rimandata al mittente con le stesse
osservazioni che tutto il territorio ( Provincia, Comuni, Gruppi e
Associazioni, Cittadini) ha sostenuto: ragioni di carattere ambientale,
naturalistico, culturale, storico, ….
5. L’Azienda quindi da almeno 20 anni, ha sempre saputo che il Cornizzolo , una volta
esaurita la Miniera Alpetto , sarebbe stato
assolutamente indisponibile.
Non può
ora cadere dalle nuvole e usare l’ arma del ricatto
occupazionale : doveva valutare nei 20 anni passati, ulteriori e
diverse possibilità di approvvigionamento ambientalmente
(vedi anche trasporto su ferro) ed economicamente compatibili.
L’escavazione,
le mine, le ruspe … rappresentano il passato, mentre tutte le Istituzioni
Locali e tutte le istanze politiche, sociali,
culturali e ambientali hanno disegnato e stanno sviluppando un presente e un
futuro di valorizzazione ambientale, culturale e turistica sostenibile per il
Cornizzolo, creando nuova occupazione e
sviluppo.
L’Ecomuseo
dei Monti e dei Laghi Briantei, l’inserimento nell’Unesco del gioiello storico,
religioso e architettonico della Basilica di San Pietro al Monte, lo sviluppo
di tanti progetti di valorizzazione ambientale, agro-silvo-pastorale,
turistici e sportivi sono il presente e ancora di più
il futuro di un territorio che ha assolutamente bisogno di salvaguardare le
poche ma importantissime e “uniche” presenze culturali, architettoniche,
paesaggistiche, storiche e naturali rimaste.
Per questi motivi, e altri
ancora ben conosciuti e che non stiamo a ripetere, chiediamo
alla Provincia di Lecco:
a) che venga definitivamente rigettata,
come avvenuto 10 anni fa’, la richiesta
della Holcim di apertura di una nuova Cava sul Cornizzolo;
b) che la scheda N.I.5 “Cornizzolo” venga stralciata dal
nuovo Piano Cave provinciale in itinere;
c) che sostenga e renda operante uno dei suoi Progetti
Strategici del Territorio incluso nel suo Piano (PTCP) in vigore e precisamente
“l’Ecomuseo dei Monti e dei Laghi Briantei” , comprendente la “Cintura del
Monte Cornizzolo” ;
d) che si impegni a far togliere dai potenziali ambiti
estrattivi quello sul Monte Cornizzolo.
14 dicembre 2011
Coordinamento
Cornizzolo
Civate: Amici di San Pietro - S.E.C. - ARCI Bellavista – IndignadosNoCava
- GSG Civatese – Panbrios – Corale San Pietro al
Monte ; Suello: Gruppo
Difesa Natura - Parapendio Club Scurbatt - AGS; Valmadrera: SEV - OSA - CAI sez.
Valmadrera – Legambiente Valmadrera ; Canzo:
Cumpagnia di Nost - CAI sez. Canzo - Associazione
Cacciatori - Atletica Triangolo Lariano - Ciclo Team Canzo - Gruppo
Naturalistico della Brianza - K3 Volley Canzo A.S.D. - Karatè Do Canzo - Nonsoloturismo - Pubblica Assistenza S.O.S. - U.S.G.
Canzese – Legambiente Prim’Alpe; Asso:
Comitato no Cava Scarenna - CAI sez. Asso – Cima-Asso ; Caslino d’Erba: CAI sez. Caslino; Lecco: WWF – Qui Lecco Libera – FAI
Sezione di Lecco ; Merone: Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” ; Olginate :
Associazione Dinamo Culturale ; Erba :
CAI sez. di Erba ; Calco : Comitato
Parco Locale Monte di Brianza ; Galbiate : Associazione Pecora
Brianzola ; Varenna : C.R.O.S. (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta)