Il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” interviene sulla gestione delle linee ferroviarie tra Como, Lecco e la
Brianza
“Le istituzioni devono
attivarsi per la riqualificazione della linea ferroviaria che attraversa ben 5
Parchi”
COMO - "Occorre riqualificare e
potenziare la ferrovia tra Como e Lecco: la vera alternativa al traffico
veicolare che attanaglia il comasco, il lecchese e la Brianza".
E' quanto afferma il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi”, intervenendo in merito al rilancio
della linea ferroviaria Como-Lecco.
È di questi giorni la proposta del Consigliere
Regionale Luca Gaffuri che ha prospettato, nel caso le Ferrovie dello Stato non
siano più interessate a gestire la linea ferroviaria, di cederla alle Ferrovie
Nord o alle ferrovie svizzere.
Commenta il Circolo Ambiente: “L’importante è che chi gestisce la
linea ferroviaria lo faccia nell’interesse degli utenti. La Como-Lecco ha
bisogno di interventi di ammodernamento: la nostra proposta è di riqualificarla
per renderla efficiente e competitiva, il tutto con corse frequenti
e puntuali, carrozze pulite. Non siamo in presenza di un ramo secco, semmai di una
linea strategica per la mobilità in Brianza, poiché la Como-Lecco interseca
a Molteno l’altra linea FS Milano-Monza-Lecco e a Merone la linea delle Nord
Milano-Seveso-Asso. Tutte queste linee costituiscono delle vere arterie per il
traffico passeggeri e merci, che collegano tra loro (e con Milano) i capoluoghi
di Como, Lecco e Monza, passando per i piccoli centri della Brianza e del
Triangolo Lariano”.
Gli ambientalisti si soffermano sui tempi di percorrenza delle tratte
della Como-Lecco: “Con un servizio
ferroviario efficiente (tipo metropolitana di superficie) si potrebbe
andare da Cantù a Como in poco più di 10 minuti (oggi ce ne vogliono
mediamente 18), così come da Oggiono a Como in soli 30 minuti (oggi ce
ne vogliono 40, ma con poche corse al giorno). Oppure da Molteno a Lecco
in soli 15 minuti (oggi ce ne vogliono circa 21). In auto i tempi di
percorrenza richiedono, specialmente nelle ore di punta, il doppio del tempo,
per non parlare del problema del parcheggio. Ma oggi la gente non usa il treno
perché ci sono troppe poche corse, i treni sono sporchi, le stazioni
abbandonate. A peggiorare le cose il nuovo orario: dal 14 dicembre sono
state tagliate alcune corse e il servizio è stato sospeso durante le festività
natalizie, lasciando a piedi i pendolari!”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sottolinea anche la
valenza ambientale della linea ferroviaria Como-Lecco: “Più treni significa meno veicoli
in circolazione e pertanto meno inquinamento. Ma la linea Como-Lecco è
strategica anche per la valenza territoriale. Si potrebbe infatti definire la
ferrovia dei 5 Parchi, poiché attraversa o permette di raggiungere ben 5
aree protette: Spina Verde, Brughiera Comasca, Parco Valle Lambro, Parco
Monte Barro, Parco Adda Nord. Il tutto visto nell’ottica dello sviluppo del
turismo eco-sostenibile, da rilanciare attraverso visite guidate e l’uso della
bicicletta sul treno”.
Alla luce di queste considerazioni il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede a tutti i soggetti istituzionali e
non (Regione,
Province, Comuni, compagnie ferroviarie) di attivarsi per la riqualificazione e il rilancio della linea
ferroviaria Como-Lecco.
“Le istituzioni devono dare priorità agli
investimenti sulle ferrovie, anziché sperperare fondi pubblici per la
progettazione e la realizzazione di nuove strade. Nuove strade non fanno
altro che aumentare il traffico veicolare di auto e TIR. Il treno è la vera
alternativa “ecologica” per il trasporto delle persone e delle merci”.
CIRCOLO AMBIENTE
“Ilaria Alpi”
Merone, 10 gennaio 2009