Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” torna a criticare i lavori in atto sul fiume Lambro, in
località Fornacette
Inverigo:
Lambro quasi in secca, ma si cementifica contro gli
... allagamenti!
Gli ambientalisti: “Opere
inutili e dannose, i fiumi non devono essere toccati!”
INVERIGO (CO) – “Il Lambro da mesi è quasi in secca, ma proseguono i lavori di
cementificazione contro gli … allagamenti!”. Evidenziando
questo amaro paradosso, il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” torna a criticare i
lavori in atto sul fiume Lambro in località Fornacette [vedasi foto
allegate] per la realizzazione
dell'area di laminazione.
Commentano gli
ambientalisti: “In queste settimane è
possibile vedere il Lambro ridotto a un rigagnolo,
la colpa è delle mancate precipitazioni degli ultimi mesi (nemmeno le piogge dello scorso fine settimana hanno
aumentato la portata idrica del fiume): la condizione del fiume è di per sé grave,
ma sicuramente appesantita dai lavori di realizzazione della vasca di
laminazione e in particolare della chiusa in cemento, in località Fornacette di
Inverigo”.
Anche agli occhi di un
profano risulta visibile il pesante impatto ambientale dei lavori in corso e della cementificazione
in corrispondenza della chiusa di regolazione della fantomatica (perché inutile
e dannosa) vasca anti-alluvioni! La situazione è sicuramente paradossale: il fiume è in secca e contemporaneamente si
eseguono lavori per contenere gli allagamenti; un po' quello che è successo
a Como con le inutili e deleterie paratie sul lago!
Proseguono gli attivisti del
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “I lavori per la realizzazione dell’area di laminazione sono inutili
e dannosi, il Lambro risulta deturpato nel tratto di Fornacette, una delle
poche zone in cui il fiume aveva conservato la sua naturalità! Evidentemente
per
Il Circolo Ambiente torna a ribadire che, al posto delle devastanti opere
idrauliche, si deve agire sulle zone di esondazione naturale dei corsi d'acqua, che vanno
“liberate”: ovvero i comuni che stanno lungo l'asta del Lambro devono
prevedere, nei rispettivi piani urbanistici, l’assoluta inedificabilità per almeno
un centinaio di metri dalle sponde del fiume.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Alzate B.za, 28 marzo 2017