Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha presentato la
richiesta di costituzione di parte civile per il traffico illecito di rifiuti
dell’impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta
Perego Strade: iniziato
il processo sui reati ambientali
Gli ambientalisti: “Danni ambientali inestimabili in molti
cantieri della Brianza!”
LECCO – Il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” ha depositato oggi, 26
novembre, in Tribunale a Lecco, la richiesta di costituzione come parte civile
nel processo contro i presumibili danni ambientali causati dalla Perego Strade (impresa
infiltrata dalla ‘ndrangheta) nei
cantieri delle province di Lecco e di Como.
Sono allarmanti i dati
contenuti nel decreto di rinvio a giudizio dei titolari della Perego Strade (insieme ad altre
persone): si parla di circa 2.600
tonnellate di rifiuti di diversa origine (provenienti da vari cantieri, tra
cui alcuni di Canzo, Como e Milano) che sarebbero
stati depositati abusivamente, ovvero senza autorizzazione, nell’area della ex cementeria di Cassago
Brianza. Si parla inoltre di circa 110
mila metri cubi di macerie da demolizione provenienti da 78
cantieri (per un totale di più di 6
mila trasporti con camion!), depositati dapprima a Cassago
e poi portati in alcuni cantieri della zona, tra cui quello del nuovo Ospedale S. Anna di Como, del raddoppio ferroviario Carnate-Airuno,
dello svincolo stradale di Lurago d’Erba, e poi cantieri di Orsenigo, Nibionno ed altri ancora. Il
tutto si sarebbe verificato nel periodo che va dal 2008 al 2009.
Proprio qualche anno prima, nel 2006, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lanciò
un allarme sui possibili danni ambientali derivanti dal deposito di inerti
nella miniera di Cassago Brianza, annessa all’area
dell’ex cementificio. Così scrivevamo nello specifico “…
non è chiaro chi e come eseguirà i controlli sul materiale conferito.
La preoccupazione è infatti che i controlli vengano
delegati … alle stesse imprese edili che conferiranno i loro scarti”, e
paventavamo possibili conferimenti di “materiali inquinanti” nell’area
adiacente la ex cementeria di Cassago.
Per questi
motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha
depositato, in occasione dell’udienza odierna, la richiesta di costituzione di
parte civile, presupponendo un danno ambientale inestimabile (questo nel caso si rivelassero fondati gli elementi
raccolti dalla Procura). Occorre infatti considerare
che una parte dei rifiuti risulterebbe
tutt’ora interrata in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come
appunto il nuovo Ospedale S. Anna o opere viabilistiche e ferroviarie
realizzate negli ultimi anni.
Nella prossima udienza, fissata per il 10 dicembre,
il Giudice deciderà in merito al riconoscimento della costituzione di parte
civile del Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi”, associazione
che da più di 20 anni combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso
tra le province di Como, Lecco, Monza-Brianza.
CIRCOLO AMBIENTE
“Ilaria Alpi”
Merone, 26 novembre 2013