NO
all’approvazione del Piano rifiuti della provincia di Como
La maggioranza di centro-destra nel
Consiglio Provinciale di Como ha manifestato l’intenzione di approvare, nel più
breve tempo possibile, il Piano provinciale di smaltimento rifiuti,
nella stessa versione che fu ritirata lo scorso mese di marzo.
In quell’occasione l’iniziativa degli
ambientalisti contribuì in modo decisivo ad evitare l’adozione di un
provvedimento potenzialmente dannoso, in quanto:
Ø
Debole ed inadeguato sul piano generale, poiché interpreta
la pianificazione pubblica in senso “minimale”, lasciando mano libera
all’iniziativa privata, anziché ricondurre l’intero ciclo dei rifiuti sotto
un doveroso controllo pubblico.
Ø
Incapace di modificare la condizione di sostanziale monopolio
di un operatore privato.
Ø
Illegittimo, in quanto non privilegia la riduzione
della produzione di rifiuti, il riciclo ed il recupero di materia, ma
preferisce puntare sull’aumento della capacità smaltitoria del forno
inceneritore di Como (processo già avviato, senza alcun coinvolgimento
della popolazione e delle istituzioni locali!).
Ø
Ambiguo e reticente rispetto all’utilizzo di
rifiuti come “combustibile alternativo” nei forni della Cementeria Holcim di
Merone.
Ø
Indifferente al grave disagio che si vive da anni nell’area
Mozzatese, per la presenza di tre discariche esaurite (e non ancora bonificate)
e di una attiva.
Ø
Privo di indicazioni rispetto al conferimento di rifiuti
provenienti da fuori provincia nella discarica di Mariano Comense.
Ø
Inadeguato nel dare indicazioni per una corretta gestione
delle oltre 500.000 tonnellate di rifiuti speciali (prodotti annualmente
dalle attività industriali e commerciali), i quali costituiscono un grave
problema ambientale, poiché contengono
sostanze altamente pericolose per nocività e tossicità.
Le
Associazioni, i Comitati e le forze politiche che si sono mobilitate in
passato, ripropongono con forza i contenuti alternativi dei quali sono
portatori, che si sostanziano nell’applicazione delle politiche di riduzione
e di riciclaggio verso la strategia "zero rifiuti", che
sempre maggiormente si diffonde anche nel nostro Paese e che rappresenta
l’unica risposta efficace allo spreco di materia e di energia.
Il
Consiglio Provinciale neo eletto non può essere posto di fronte ad un prodotto
preconfezionato (ed avariato!): la discussione deve essere approfondita,
documentata e partecipata. Se così non sarà, non mancheremo di far sentire
la nostra voce e di chiamare alla mobilitazione.
Aderiscono:
¨
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
¨
Rete Donne Brianza
¨
Verdi di Como
¨
Gruppo promotore del Forum Ambientalista Lombardia
¨
Rifondazione Comunista di Como
¨
Circolo Rifondazione Comunista di Erba
¨ Sinistra Democratica per il
Socialismo Europeo – Coordinamento di Como
Como, 29 ottobre
2007