Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene in merito alla modifica dello Statuto della società di Valmadrera

Silea: bene la trasformazione in società pubblica “in house”

VALMADRERA (LC)Entro il 28 febbraio 2007 tutti i Consigli Comunali della provincia saranno chiamati a modificare lo Statuto della Silea, la società pubblica che gestisce i rifiuti nel territorio della provincia di Lecco.  Non si tratta di una modifica solo formale, anche se la legislazione in materia è alquanto intricata e poco comprensibile. Si tratta di una scelta sostanziale e, dal mio punto di vista, positiva.

Con la modifica statutaria si prevede in primo luogo che la totalità delle azioni sia di titolarità pubblica, tramite l'eliminazione della possibilità di una parziale privatizzazione (10%).

In secondo luogo la trasformazione in società “in house” permetterà un maggior controllo da parte dei singoli Comuni e pertanto tutti i Consiglieri Comunali potranno dire la loro sui bilanci e sulle scelte più importanti. Infatti con l'attuale struttura societaria, i Comuni soci faticano a controllarne l’attività, poiché la maggior parte delle decisioni spettano al Consiglio di Amministrazione, composto per lo più da amministratori (o ex) pubblici, nominati dalle segreterie dei partiti non in relazione alle competenze quanto in base al manuale Cencelli.

Quindi col nuovo Statuto avremo più democrazia e partecipazione nella gestione dei rifiuti nella nostra provincia.

Oltretutto con le modifiche proposte dovrebbero sparire le società satelliti (vere e proprie scatole cinesi) come Partell, creata per gestire l’acqua e l’e-governement ma che in pratica si è rivelata un’inutile e dispendiosa scatola vuota, buona solo per assegnare qualche poltrona ai soliti noti.

 

L’auspicio è che dal 1° marzo 2007 Silea venga amministrata veramente nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente e non con le logiche del mercato o dei partiti.

E i problemi da affrontare sono molti:

-     il forno inceneritore che, nonostante la nuova linea, contribuisce ad inquinare l’aria con sostanze nocive e a produrre ceneri tossiche;

-     la raccolta differenziata che, nonostante siamo al primo posto in Italia, contempla un sacco viola che si rivela sempre più un sistema di differenziazione poco idoneo;

-     una produzione totale di rifiuti che non accenna a diminuire.

 

Silea gestisce solo la parte finale del ciclo dei rifiuti. Spetta all'Amministrazione Provinciale (che si accontenta di essere riciclona) attuare quelle politiche di contenimento della produzione dei rifiuti mai avviate, nonostante siano previste dal Piano Rifiuti ormai in scadenza!

Chiedo a tutti gli amministratori pubblici, provinciali e comunali, di riproporsi, col varo della “nuova Silea”, l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti e di prestare più attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini.

 

 

Roberto Fumagalli, presidente del CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

 

Merone,  12 febbraio 2007