Il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” contesta la richiesta di aumento della potenzialità del
forno di Silea
Roberto
Fumagalli: “L’incenerimento provoca l’emissione di diossine e nanopolveri”
VALMADRERA (LC) – Il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” contesta la richiesta di potenziamento del forno
inceneritore di Valmadrera, avanzata da Silea.
La società ha infatti richiesto
alla Regione Lombardia di aumentare la potenzialità del forno dalle 87 mila tonnellate
annue, attualmente autorizzate, fino ad un massimo di 123 mila tonnellate.
Commenta Roberto Fumagalli,
presidente del Circolo Ambiente: “Ricordo che nel 1998
proprio le associazioni ambientaliste riuscirono ad introdurre nel Piano
Provinciale dei Rifiuti il limite di 87 mila tonnellate all’anno, compresa la
quota di solidarietà interprovinciale. Nel Piano c’è scritto inoltre: <<In ogni
caso l’entrata in esercizio del nuovo modulo non potrà comportare un aumento
della capacità nominale totale dell’impianto, che verrà quindi riconfermata
pari all’attuale (87.600 t/a)>>. Ora si vuol mettere in discussione quella
scelta, ignorando proprio il Piano Rifiuti. Anzi, la richiesta dei vertici di
Silea è contrastata anche dall’Amministrazione Provinciale, che è competente in
materia!”
I responsabili del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” rivolgono le loro critiche ai vertici di Silea: “La nostra associazione aveva salutato positivamente la scelta di trasformazione di Silea in società “in house”, ritenendola una scelta di democrazia e partecipazione. Al contrario questa richiesta di potenziamento del forno è stata fatta solo in un’ottica aziendalista del tipo: <<più brucio, più guadagno>>. Oltretutto senza consultare preventivamente i singoli Consigli Comunali, come invece prevede la società in house”.
Gli ambientalisti ricordano i danni derivanti dall’incenerimento dei rifiuti: “Non c’è bisogno di Celentano per sapere che l’incenerimento fa male. La combustione dei rifiuti produce diossine e altre sostanze tossiche che vengono disperse nell’atmosfera e alla fine ricadono al suolo. Per non parlare della dispersione delle nanopolveri, cioè le polveri sottilissime che possono provocare tumori all’apparato respiratorio. Occorre anche sottolineare che più il forno è moderno, come la nuova linea di Valmadrera, più le polveri sono sottili e quindi pericolose!”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
rivolge un invito agli amministratori pubblici. Conclude Fumagalli: “Lecco
è la provincia riciclona d’Italia. Partendo da questo dato, noi chiediamo
che sempre meno rifiuti vengano inceneriti, quindi anziché parlare di aumento,
occorre chiedere una diminuzione della potenzialità del forno di Valmadrera!
Solo così potremo tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini”.
CIRCOLO
AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Merone, 30 aprile 2007