La vicenda del Maglio di Merone
I titoli dei giornali:
La nostra posizione: da "La Provincia"
E quella del sindaco di Merone
La storia
La vicenda nasce dopo líaccettazione da parte della Fondazione Comasca del progetto per il recupero e la valorizzazione della centralina idroelettrica del Maglio e la concessione del contributo di 15 milioni a patto che dei privati mettessero almeno altrettanto (per i particolari vedi il numero precedente).
Il Comune di Merone è riuscito ad avere i soldi da un unico grosso finanziatore ,la Cementeria, che con pochi soldi (per lei) si sarebbe ammantata di ambientalismo.

Ecco quindi il senso del nostro comunicato: solo dalla Cementeria NO, se da più parti SIí, per soddisfare il carattere di pubblico interesse del progetto.
La risposta del Sindaco non si è fatta attendere ed è stata scomposta, per non dire offensiva nei nostri confronti.
Secondo lui per un puro capriccio avremmo privato la collettività del finanziamento ( questo ricorda quegli imprenditori che si preoccupano della perdita dei posti di lavoro solo se questo va contro i loro interessi).
Fortunatamente per noi e la collettività e sfortunatamente per il sindaco, dopo la nostra motivata rinuncia al contributo, in pochissimo tempo sono arrivati i contributi di una ventina di nuovi finanziatori (quasi 6 milioni di lire), a riprova della validità della nostra posizione.
Sembra quindi che si abbia un lieto fine e che il progetto possa partire.
Diamo qui sotto uno stralcio dellíultimo nostro comunicato stampa, del 17.1.00.

Ora Legambiente dice sì al finanziamento per il Maglio

Ieri la Fondazione della Provincia di Como ci ha informati dell'arrivo in extremis di una ventina di nuove adesioni al finanziamento del progetto di recupero della centralina idroelettrica del Maglio. Non potevamo avere risposta migliore da parte dei cittadini di Merone.
Certo ci domandiamo quale sarebbe stata la risposta qualora si fosse creato un coinvolgimento più puntuale della cittadinanza da parte della Amministrazione Comunale, che si era impegnata a raccogliere i fondi.
PoichÈ a Legambiente interessa la realizzazione pratica del progetto piuttosto che alimentare sterili polemiche con gli Amministratori, siamo pronti a dare immediata operatività al progetto di recupero, sottolineando che lo facciamo senza alcuna subalternità, da soggetto attivo e propositivo, anche considerando che Legambiente è titolare giuridico del finanziamento dell'opera.

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