La nostra voce
La voce dei padroni
Il movimento antiglobalizzazione è la reazione inevitabile al processo neoliberista su scala mondiale, il suo naturale antagonista, sta proponendo un modello di sviluppo diverso, che sia in grado di offrire a tutti i viventi livelli dignitosi di esistenza, compatibilmente con le risorse disonibili, vuole eliminare le ignobili frontiere fra chi ha e chi non ha, senza alzare nuovi muri di Berlino per fermare il cammino di chi si sposta per cercare condizioni di vita dignitose, senza imporre allí80% dellíumanità di morire di fame per consentire al restante 20% di sprecare le risorse della terra.
Siamo andati a Genova insieme ad una moltitudine di persone, per dire no al dominio di 8 , pre-potenti ed irresponsabili, che non ci stiamo più a farci sottomettere da loro, pretendiamo che le decisioni che riguardano tutti gli abitanti del pianeta siano prese da tutti, con forme di partecipazione e di democrazia diretta.
Allo stesso modo aderiamo alle iniziative contro il vertice NATO di Napoli a fine settembre, che si propone di contrastare líadesione dellíItalia al progetto dello scudo stellare di Bush, uní idea assurda di scudo missilistico. Per difendersi da chi?
A Napoli il movimento andrà a dire che ìnon vogliamo scudi tra noi e le stelle, in modo pacifico e creativo, non accettando la riproposizione dello scontro militare che ci tenta di riproporre il governo con i suoi cerberi.
Soprattutto sarà il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre nel gennaio 2002 líappuntamento più importante della stagione, questíanno il tema sarà ìStiamo costruendo un altro mondoî, e aggiungerà nuove proposte ed indicazioni concrete rispetto a ciò che ci proponiamo di realizzare per superare líattuale modello dominante, che nel momento in cui è costretto a innalzare barriere per difendere i propri vertici e i propri privilegi, mostra in modo evidente la sua inevitabile sconfitta. Noi crediamo che un altro mondo è possibile!
l'Osservatore romano:l'informazione nel suo complesso, in queste settimane non ha riportato in modo equilibrato le responsabilita' sugli scontri e sulla reazione delle forze dell'ordine. Lo scrive L'Osservatore romano che nota come ''si insista quasi esclusivamente sugli eccessi compiuti dalle forze dell'ordine, certamente da censurare e da perseguire - si sottolinea - tralasciando o trascurando le violenze di coloro i quali hanno scatenato un vero e proprio attacco contro i tutori dell'ordine e contro la citta'''.
Silvio Berlusconi: "Abbiamo fatto un buon lavoroîÖ.î abbiamo il merito di avere risparmiato "una figuraccia al paese"(Le palme rachitiche, le 106 fioriere, líîinvitoî a non esporre panni ad asciugare alle finestreÖ)Ö"Se verranno accertati abusi o violenze il governo non coprirà alcuna responsabilità, ma noi non abbiamo avuto modo di modificare l'organizzazione del G8 fatta dal precedente governo".
Cicchetto, ex questore di Genova: "Le testimonianze mette in luce la totale ambiguita' del Genoa Social Forum".
Francesco Colucci, il vice capogruppo di F.I. alla Camera: "Molti del Gsf sono andati alle riunioni per scongiurare disordini e violenze, incorporando invece una realta' che puntava al peggio. Una partita doppia, giocata da persone come Vittorio Agnoletto o Luca Casarini che, da un lato, trattavano per conquistare spazi nelle piazze e, dall'altro, programmavano con le componenti eversive gli attacchi alle forze dell'ordine".

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