A prima vista potrebbe sembrare un evento disastroso, una
catastrofe ambientale, uno sconvolgimento della natura.
Viceversa questíErba che cambia colore rassomiglia molto ad
un accadimento colmo di aspettative, di potenzialità, di brezze
novelle.
Il desiderio che finalmente si presti la dovuta attenzione al
territorio ed allíambiente è forte e condiviso.
In questo importante centro economico dellíAlta Brianza, dove
esistono più sportelli bancari che panchine, síinsinua lo
spiritello del dubbio: è meglio vivere in una città a misura
díuomo o in un luogo caotico e senzíanima?
La risposta dovrebbe essere ovvia e scontata; la qualità della
vita non si misura certamente in metri cubi di cemento bensì
attraverso líappagamento dei bisogni grandi e piccoli
dellíintera collettività.
Malauguratamente sino ad ora le scelte operate hanno avuto un
orientamento antitetico rispetto ad una visuale semplice dei
valori essenziali.
Auspichiamo che questo fatto, storico a detta di molti,
accaduto in quel di Erba, sia lo spiraglio attraverso il quale
possa diffondersi finalmente una ventata di aria nuova che
segnerebbe la tanto attesa inversione di tendenza.
Noi saremo sempre vigili ed attenti affinchÈ le promesse si
tramutino in realtà. Rosalba Terzoli
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