No ai rifiuti
nella Cementeria di Merone

Il cementificio di Merone di proprietà della Holcim brucia già nei propri forni rifiuti di diversa provenienza e tipologia, per un quantitativo annuo che può arrivare fino a 100.000 tonnellate . Tra questi rifiuti vi sono peci e oli provenienti dall'industria chimica, terre da sbianca, farine e grassi animali ed altri ancora.

In base al Piano Rifiuti della Provincia di Como, la Cementeria potrebbe addirittura diventare il 2°inceneritore della Provincia!.

Occorre considerare tra l'altro che l'area su cui sorge la Holcim, già purtroppo fortemente industrializzata, è ubicata all'interno del perimetro del Parco Valle Lambro , il cui Piano Territoriale di Coordinamento, prescrive il divieto della presenza di inceneritori.

La combustione dei rifiuti nei forni della Holcim rappresenta un rischio ambientale dovuto all'inquinamento del suolo, dell'acqua, dell'aria.

Le ricadute connesse alle emissioni provenienti dal cementificio interessano numerose comunità nel raggio di alcuni chilometri e mancano indagini epidemiologiche sulla popolazione esposta alle ricadute provenienti dalle emissioni del complesso industriale.

A dimostrazione di quanto questo problema sia sentito dalla popolazione, la Rete delle Donne della Brianza (nata lo scorso mese di maggio per contrastare il Piano Rifiuti), ha raccolto più di 7.500 firme contro la combustione dei rifiuti nei forni della Cementeria di Merone .